I Maestri di riferimento del MuTokuKan Dojo 30/5/2010
Tra gli uke preferiti di O’Sensei, Tamura ha vissuto 10 anni con la famiglia Ueshiba prima che gli fosse affidato il compito di partire quale rappresentante dell’Aikido in Francia. Così, nel 1964, sposo novello insieme con la giovane moglie Rumiko – anch’ella allieva di Ueshiba, ha concluso il suo viaggio di nozze sbarcando a Marsiglia.
Da allora il Maestro Tamura non ha smesso di insegnare e di divulgare l’Arte.
Attualmente detiene l’VIII Dan ed è insignito della nomina di Shihan (modello) dall’Aikikai del Giappone. E’ inoltre il responsabile per l’Europa dell’Aikikai del Giappone (Zaidan Hojin Aikikai) ed è il direttore tecnico della Federation Française d’Aikido et de Budo (FFAB-Aikikai de France), una delle più grandi federazioni di Aikido del mondo. Ha fondato e dirige lo Shumeikan Dojo di Bras, situato nei pressi della sua residenza, nell’entroterra provenzale.
Ha scritto diversi libri sull’Arte: “Aikido”, “Tradition et étiquette” e “Méthode nationale”.
Ai vertici dell’Arte, Tamura Sensei dirige seminari in tutto il mondo.Nel 1966 si trasferì a New York, per fondare il quartier generale dell’Aikido per gli Stati Uniti. Attualmente è il direttore generale della United States Aikido Federation e capo istruttore del New York Aikikai. E’ inoltre consigliere della Federazione Internazionale di Aikido, che ha sede a Tokyo, e presidente della Federazione di Aikido dell’America Latina. E’ anche direttore tecnico per i paesi di Brasile, Colombia, Equador, Perù, Venezuela, Costa Rica, Panama, Puerto Rico, Curacao, Argentina, Uraguai e Bolivia.
Ha insegnato e continua a tenere frequenti seminari negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Europa e Africa . E’ autore di “The New Aikido Complete” ed ha realizzato numerosi video per l’insegnamento dell’Aikido.
Orientalista e qualificato esperto di Storia delle Religioni ha vissuto per 9 anni in Giappone, riuscendo così a conoscere ed approfondire in prima persona i vari apetti della cultura giapponese; nel paese del Sol Levante, Benedetti ha inoltre studiato l’Arte tradizionale della forgia del metallo.
Al suo ritorno in Europa si è trasferito ad Aix-en-Provence praticando l’Aikido col Maestro Tamura. Al di là del rapporto maestro-allievo, la stretta collaborazione con Tamura Shihan gli ha dato l’opportunità di trasmettere la sua esperienza anche attraverso pubblicazioni: ha infatti tradotto diversi lavori di Tamura Shihan ed è autore di “Le livre du Débutant”.
L’attività di insegnante lo porta costantemente a viaggiare. Da poco si è trasferito, con la moglie Mio Takada, in Spagna nei dintorni di Barcellona.
Il metodo di insegnamento di Benedetti si caratterizza per l’impronta estremamente personale ma precisa, comprensibile e completa che ingloba principi della biomeccanica e della fisica. Per questo ,e non solo, è il nostro punto di riferimento e lo è anche per i praticanti di SMK Italia che, attraverso lui, possono meglio assimilare gli insegnamenti di Tamura Sensei.
Vanta un’esperienza di oltre 30 anni ai massimi livelli mondiali. A 17 anni iniziò lo studio dello Iaido (Muso Shinden Ryu Iai) mentre a 18 iniziò a praticare l’Aikido con Tamura Nobuyoshi Shihan. Mr. Shewan è anche responsabile tecnico nazionale delle federazioni francesi di Aikido e Iaido.
Oltre a tutto ciò, Mr. Shewan è uno dei pochissimi esperti di forgiatura e pulizia di spade giapponesi (katana), grazie ad uno studio personale in Giappone con uno degli ultimi maestri forgiatori di lame secondo il metodo tradizionale (antecedente al periodo Edo 1600).
Mr. Shewan è anche membro dell’ “American Bladesmith Society” società americana che ricerca le antiche tecniche di forgiatura delle lame di Damasco. Artefice di un Aikido efficace e pulito con tecniche a mani nude e corrispondenti tecniche con armi. Maestro d’Aikiken e Iaido, Mr. Shewan ha conseguito il grado rokudan (6°dan) nel 198 e da dversi anni divulga la sua conoscenza in seminari organizzati in tutta Europa.
L’Aikido è una arte marziale? di Stephane Benedetti Sensei 30/5/2010
Arte Marziale: che si riferisce alla guerra… Ebbene, l’Aikido (Takemusu Aiki) si pone dalle sue origini fuori da questo contesto. L’Aikido è un arte di pace e di protezione, è quello che significa «takemusu», che evoca il cavaliere senza macchia e senza peccato, protettore di vedove e orfani…
Senza dubbio, con l’avanzare degli anni, ho un po’ tendenza a ripetermi, ma l’Aikido non ha alcun rapporto con le risse da strada e l’infinita discussione sulle armi e l’Aikido, o il ruolo delle armi nell’Aikido, non ha ragione di essere. Se c’è una spada, è quella di Manjushri, l’arma assoluta che taglia i legami dell’ignoranza, senza alcuna pietà, l’arma della Conoscenza che dissolve l’oscurità generata dall’ignoranza fondamentale, essa stessa prodotto dei nostri desideri e delle nostre emozioni represse e rese selvagge, piuttosto che esplorate e addomesticate (nel senso etimologico di fare parte della casa).
L’Aikido è certamente una Via eroica, ma non si tratta di fare a pugni dietro a un bar, quanto piuttosto di ravvivare il fuoco di Prometeo nel profondo del nostro essere. Non si tratta più di fare la guerra, ma di vivere da guerrieri.
«Satsujin to katsujin ken»
Barcellona – dicembre 2005